Itinerari all’ Elba: da Poggio Terme alla spiaggia di Punta Polveraia

Poggio Terme, l’ antico PODIUM dei Romani. Fino a pochi anni fa esso era un paese tranquillo e lindo, con viuzze strette e pittoresche e gli abitanti dediti al lavoro nei boschi e nei vigneti. L’abbondanza di acque oligominerali, con rilevanti proprietà curative, ha fatto di Poggio un accogliente e riposante centro di villeggiatura. Sono sorti cosi pensioni e ristoranti,4 che ospitano un numero sempre crescente di turisti attratti anche dalla salubrità del clima e dalla serenità dell’ambiente.

elbaelba

 

La più celebre delle acque sorgive è quella che sgorga dalla FONTE DI NAPOLEONE a cui possono attingere con grande piacere, in una bocca esterna, gli accaldati turisti che salgono fin quassù.

Interessante da visitare a Poggio sono la parrocchiale di San Nicolò, sorta nel VII secolo sopra le mura di un’antica rocca e la chiesa di San Defendente del 1500.

Fra Poggio e Marciana, in un piazzale con ampio posteggio, parte la cabinovia per il monte Capanne che con i suoi 1019 m. è la maggiore elevazione dell’isola. Dalla sommità di questa massa granitica dall’aspetto di groppa di cammello, dalle pendici boscose, sovente incappucciato di nuvolaglie immobili, la vista spazia in un panorama immenso che domina tutta l’isola fino alla Capraia, alla Gorgona e, nei giorni eccezionalmente chiari, alla Corsica. Fra Poggio e Marciana si diparte anche la bella strada per il MONTE PERONE: dall’odore del fresco, umido muschio del fitto castagneto, si passa, man mano che si sale, all’odoroso profumo dei lecci e della grande pineta che ricopre la vetta del monte, da cui si domina gran parte della costiera meridionale.

Se poi si vuole compiere una bella passeggiata a piedi, un sentiero permette di raggiungere, da Poggio, la chiesetta di SAN CERBONE, risalente al XVI secolo. San Cerbone, vescovo di Populonia, morto tra il 573 e il 575, per sfuggire alle invasioni dei Longobardi, aveva cercato scampo all’Elba. Mentre i suoi fedeli riportavano le sue spoglie mortali nel continente, secondo la precisa volontà del santo, scoppiò una violenta tempesta ma il suo corpo rimase asciutto. Gli Elbani portarono a termine la loro missione, ma appena furono ripartiti da Populonia, giunsero qui i Longobardi.

Dopo queste brevi ma piacevolissime escursioni riprendiamo il nostro itinerario stradale. Da Marciana la strada prosegue girando intorno alla costa occidentale fino al CAMPESE. Alta sul mare, si snoda nel paesaggio più aspro e caratteristico dell’Elba, dove rincontro tra mare e terra si fa spesso selvaggio e primitivo. Sant’Andrea, Chiessi, Pomonte, Seccheto sono i nomi dei paesi, o meglio dei gruppi di case che incontreremo e dove la vita sembra fermata alle cose e ai gesti essenziali. Per anni solo una mulattiera, poco più che un sentiero, permetteva di arrivare faticosamente in queste zone, dove si vive cavando granito, coltivando vigneti e qualche volta pescando. Oggi è semplice venirci anche solo per un bagno o per una pescata, siamo infatti nel regno della ricciola e della cernia, o semplicemente per vedere la scena grandiosa di un rosso tramonto sul mare.

La strada che scende tra pendìi terrazzati e vigneti, prosegue poi a mezza costa fra bassa macchia: scopriamo la baia limitata dal capo Sant’Andrea, mentre in lontananza si vede la Capraia. Giungiamo a ZANCA, posta sullo sperone delle punta omonima, e quindi a SANT’ANDREA che si sviluppa nelle immediate vicinanze della spiaggia. Villini, pensioni e ristoranti sono sparsi per tutta la ripida discesa verso il mare.

Poco più avanti incontriamo LA GUARDIA e PATRESI, mentre una rapida strada conduce al faro di PUNTA POLVERAIA, circondata da scogli scurissimi e da acque limpide e trasparenti che allietano i bagnanti che accorrono in questa minuscola spiaggia.

Link utili: percorso stradale completo
Punta Polveraia: maggiori informazioni